mercoledì 15 aprile 2009

Comitato Pro-Abruzzo

E' stato costituito nella Città di Tricase il Comitato Pro-Abruzzo per venire incontro alle necessità delle popolazioni colpite dal terremoto dei giorni scorsi.
Del comitato fanno parte attualmente l'Amministrazione Comunale, la ProCIV (Protezione Civile) di Tricase, la Consulta delle Associazioni, movimenti, gruppi e singoli cittadini che si sono già attivati e potranno unirsi quanti vorranno (Istituzioni e Privati) condividere e collaborare per ogni
iniziativa utile che si potrà avviare.
Le finalità del Comitato sono rivolte sia per coordinare ed offrire valido aiuto alle popolazioni
terremotate e sia per far maturare in noi cittadini più fortunati un sempre maggiore, maturo e responsabile senso civico della solidarietà, collaborazione ed accoglienza.
Le iniziative, mirate per sovvenire alle necessità della comunità di Pianola (AQ), che dal terremoto ha subito pesanti danni e conta circa 900 sfollati, saranno coordinate dalla ProCiv di Tricase.
Le varie esigenze ed iniziative verranno di volta in volta comunicate con ogni mezzo di comunicazione tramite l'ufficio stampa del Comune.
Per ogni informazione e punto di riferimento:
PROCIV Tricase P.zza Dell'Abate n°
2 -  Tel. 0833/777365  cell. 3299070417
Tricase, 14/04/2009

Dalla Residenza Municipale
Ufficio Comunicazione

venerdì 27 marzo 2009

EARTH HOUR 2009 anche a Tricase

L'Amministrazione comunale di Tricase, aderendo all'iniziativa di Magna Grecia Mare, ha autorizzato lo spegnimento delle luci della banchina di Tricase Porto per un'ora dalle ore 20.30 alle ore 21.30 di sabato 28.03.2009.
L'iniziativa, nell'ambito di EARTH HOUR 2009, intende promuovere maggiore attenzione nei confronti di un pianeta che ha bisogno della presa di coscienza da parte di tutti. Un forte messaggio alla comunita' globale per dire quanto il cambiamento climatico sia una minaccia concreta e quanto sia facile per individui ed imprese adottare piccoli cambiamenti che faranno una grande differenza.

venerdì 13 febbraio 2009

Depuratori salentini: un sistema che fa acqua!

E' stata presentata a Lecce, presso la sede provinciale del Csv Salento, in via Gentile 1, l'inchiesta realizzata dalla redazione di Volontariato Salento, il mensile del Csv. E' difficile ricostruire il quadro reale del sistema di depurazione salentino. I motivi? La problematicità nella conoscenza dei dati e nell’accesso agli atti – anche perché è in corso l’adeguamento dell’intero parco depurativo regionale –, la frammentazione esasperata della geografia dei depuratori, troppi strumenti legislativi, nazionali e locali, che non riescono a dare un quadro unico e certo. Nel 1995 esistevano 7 impianti attivi che, oltre a servire la fognatura dinamica dei rispettivi abitati, accoglievano i bottini di tutto il Salento (Lecce-Surbo, Galatina-Soleto, Matino, Poggiardo, Specchia, Ugento e Uggiano La Chiesa). Oggi il numero degli impianti è cresciuto in modo esponenziale, passando da 7 a 42 depuratori funzionanti (sei volte di più rispetto a 14 anni fa) su un totale di 49 (contando i 7 non ancora a regime di Alliste, Carmiano, Carpignano Salentino, Casarano nuovo, Porto Cesareo, Uggiano La Chiesa nuovo e Vernole).

Di questi, 38 hanno una potenzialità inferiore ai 30.000 abitanti equivalenti (unità di misura stabilita dall'articolo 74 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 152/06). E il "Piano di interventi urgenti a stralcio del Piano di Tutela della Acque" della Regione Puglia, ha evidenziato che, in provincia di Lecce, il trattamento del carico organico potenziale delle acque reflue viene garantito solo per il 39%. Perché? Molti impianti risultano sottodimensionati rispetto alla reale portata dei reflui, e solo 10 sono "terziari", dotati cioè di una capacità di abbattimento del carico inquinante maggiore rispetto ai primari e secondari.

"Un sistema di depurazione mal gestito e incontrollato, come quello emerso dall'indagine, ha conseguenze di proporzioni drammatiche – ha affermato Luigi Russo, presidente del Csv Salento –. Per dare un'idea, è come se 18 km di camion di autospurgo o 39 piscine olimpioniche ogni giorno venissero gettati in mare oppure in falda. E il numero dei depuratori nelle provincia di Lecce sono 10 in più rispetto a quelli nella provincia di Bari, che pure ha una popolazione doppia. Ma i problemi nascono dal fatto che non si può pensare di nascondere il rifiuto, e gli amministratori devono avere ben chiaro quello che sta succedendo". Occorre anche "colmare le carenze sul fronte del controllo – ha spiegato Paolo Sansò, Associato di geologia ambientale all'Università di Lecce –, far sì che i tecnici concretizzino le attività di verifica, che sia portato avanti un monitoraggio costante". L'accento è stato puntato anche sul fatto che "ci sono grossi ritardi nella programmazione e negli interventi – ha precisato Carla Quaranta, redazione di Volontariato Salento - non si è tenuto conto di un approccio integrato ed è mancato il coordinamento tra le forze e le autorità d'indagine".

Entrando nel dettaglioPer quanto riguarda i recapiti finali per lo smaltimento dei reflui depurati, dei 49 impianti esistenti in provincia, ufficialmente ad oggi 8 continuano a recapitare nel sottosuolo (esclusi quelli già dismessi di Cutrofiano e Sogliano Cavour), 17 sul suolo, soprattutto in trincee disperdenti, per cui si sono a volte utilizzate ex cave riempite di materiale drenante, 16 in corpi idrici superficiali, cioè canali, spesso opere di bonifica di terreni paludosi o letti di torrenti di acque pluviali, 6 hanno recapito diretto in mare, di cui solo due, quello di Lecce e il nuovo di Santa Cesarea Terme, sono provvisti di condotta sottomarina. Al di là dei dati ufficiali dall'indagine emerge che i numeri degli scarichi in mare, come quelli in falda, sono di gran lunga superiori. Nello specifico, gli scarichi in falda sono vietati già da dieci anni con il Decreto Lgs n.152/99, ma dalla Relazione del Tavolo Tecnico Interagenziale Gestione sostenibile delle risorse idriche di Arpa Puglia, emerge che nel 2002 erano ancora 24 su 42 gli impianti salentini che immettevano le acque depurate direttamente in falda. Un numero ridotto a 16 nel 2006 ed oggi ufficialmente ad 8. Ma, in realtà, spesso i reflui riversati in corpi idrici superficiali vengono convogliati in vore, con seri rischi di inquinamento della falda: dagli 8 recapiti ufficiali si passa quindi ai 19 reali.

Le acque reflue, pur incanalandosi in corpi idrici superficiali più o meno lunghi, quando non sono convogliate in vore, solitamente raggiungono la costa riversandosi comunque in mare: ecco che dai 6 depuratori che ufficialmente recapitano in mare si passa ai 18 effettivi. Il risultato? Sui 261 km di costa salentina, il 5% (pari a 13,05 km) presenta un divieto permanente di balneazione a causa dell’inquinamento, in corrispondenza dello sbocco dei depuratori che recapitano in mare direttamente o indirettamente. Molto spesso, però, i divieti o non vengono evidenziati con cartellonistica adeguata o non vengono rispettati dai cittadini, anche in virtù del fatto che ufficialmente lo scarico avverrebbe attraverso corpi idrici superficiali e quindi senza l'obbligo di affiggere divieti.

L’adeguamento dell’intero sistema depurativo regionale ha previsto investimenti cospicui.
Tra gli altri, 108 milioni di euro sono stati attribuiti con delibera CIPE n.35/05, che nello specifico ha stanziato 38milioni di euro per il "potenziamento e/o adeguamento dei sistemi di depurazione". Ma si tratta di passi in avanti o da gambero? In realtà con la delibera n.1497 del 1 agosto 2008, la Giunta Regionale ha definanziato questi interventi, poiché il termine ultimo per l'impegno delle somme era fissato al 31 dicembre 2008. Proprio per non perdere i fondi a fine dicembre 2008, la Regione piuttosto che velocizzare i tempi per gli interventi già individuati nel 2006, ha preferito il loro definanziamento, destinando queste risorse ai progetti delle fogne pluviali. Nel Salento quindi non verranno attivati gli oltre 5milioni di euro previsti per i lavori programmati sugli impianti provinciali più grandi di Copertino, Gallipoli, Lecce e Maglie. Insomma una corsa all'incuria e all'indifferenza di tutti.

Significativo anche il cambiamento di rotta degli ultimi tempi, con la prospettiva di una netta inversione di tendenza. A pochi anni dalla loro realizzazione, si sta già verificando la chiusura di 2 impianti (Cutrofiano, Sogliano Cavour), la dismissione di altri 7 e la creazione di depuratori consortili medio-grandi. La politica dissennata della corsa ai depuratori ha portato allo spreco di risorse, ad un'esigua manutenzione degli impianti, alla non controllabilità del loro funzionamento.

Allora che fare?
Se non cresce la consapevolezza e la coscienza civica per fronteggiare e reprimere dal piccolo la logica legata al mondo del malaffare, se non si mettono a punto strategie integrate di controllo della spesa pubblica, se affianco a interventi di ripristino e risanamento ambientale non si avviano politiche dal basso di risparmio e di utilizzo razionale delle risorse, non c'è via di scampo: il degrado e lo scempio ambientale diventano inarrestabili e saranno i cittadini e le generazioni future a pagarne i costi. Ma non basta. Occorre presidiare il funzionamento degli impianti attraverso un coordinamento tra i soggetti predisposti al controllo, con l’ausilio delle associazioni che sul territorio si occupano di salute e tutela ambientale. Una corretta e puntuale informazione con l'istituzione di osservatori civici locali è certamente un contributo importante per tenere alta la soglia di attenzione e fare rete nel sostenere quel cambiamento culturale e morale ormai doveroso nella tutela e nella gestione della res publica.

Fonte: Centro Servizi Volontariato Salento

lunedì 9 febbraio 2009

Il Lucugnano subisce un poker a Corsano. Stop anche per gli Amatori.

Con due gol subiti nel primo tempo e 2 subiti nella ripresa, il Lucugnano di terza categoria perde anche a Corsano e continua la sua striscia negativa. Partita che ha lascito poco al caso e che ha confermato le difficoltà del Lucugnano, sopratutto fuori casa. Prossimo impegno in casa contro il Melissano.

Inaspettata battuta d' arresto anche per gli Amatori Lucugnano che dopo aver perso la gara di recupero, cedono anche in casa contro gli Amatori Specchia. Il Lucugnano ora si allontana dalla vetta anche se resta in corsa per la vittoria del girone.

lunedì 2 febbraio 2009

Ancora una sonora sconfitta per il Lucugnano.

Il Lucugnano perde ancora e questa volta tra le mura amiche. Un sonoro 5-2 al passivo che consegna tre preziosi punti al Castiglione. Risultato che non lascia assolutamente nulla da dire. Il Castiglione si è portato addirittura sul 4-0. Il Lucugnano poi ha avuto un momento di maggiore intensità ed è riuscito ad accorciare le distanze, grazie ad una doppietta di Andrea Serra. Ma, il Castiglione si è riquadrato ed ha messo a segno il 5° goal che ha fissato il risultato sul 5-2. Ora il Lucugnano è penultimo in classifica con soli 7 punti, davanti al Vignacastrisi che chiude la graduatoria, con 1 solo punto conquistato.

Nel campionato UISP il Lucugnano non è riuscito ad andare oltre il pari contro un ostico Tutino. 1-1 il risultato finale che, purtroppo, non riporta la compagine biancoazzurra al vertice della classifica che è ad un passo, visto anche il pareggio della capolista.

giovedì 29 gennaio 2009

Il Lucugnano ospita il Castiglione.

La prossima gara del Lucugnano, nel campionato di terza categoria, sarà contro il Castiglione in casa. Appuntamento quindi per Domenica 1 Febbraio alle ore 14.30, presso il campo sportivo di Lucugnano. L' obiettivo della compagine biancoazzurra sarà di certo un risultato positivo che faccia dimenticare le ultime deludenti prestazioni. Speriamo bene!

Una veste grafica diversa...

Ho cambiato la veste grafica del blog con questa che mi sembra più adatta e seriosa. Inoltre ho inserito anche delle finestre laterali con le news dal Salento e dalla Puglia e, in basso, una barra video con alcuni filmati che si riferiscono a Lucugnano. Fatemi sapere quali sono le vostre impressioni nel forum o votando nel sondaggio a lato.
Simone

Previsioni meteo nel Salento

Un blog per Lucugnano.it

Il sito di Lucugnano diventa un blog. La scelta è stata dettata principalmente da motivi di semplificazione della gestione. In questo modo è più facilmente gestibile l' inserimento di aggiornamenti e di contenuti. Resta attivo il forum, mentre le webmail personali probabilmente saranno disabilitate. Tutto sarà comunque comunicato per tempo agli utenti. Per il momento buona navigazione nel blog di Lucugnano.

ENTRA NEL FORUM DI LUCUGNANO